RADIODIAGNOSTICA

Radiodiagnostica

La radiodiagnostica in odontoiatria rappresenta un aspetto cruciale. Per capirne la portata, è sufficiente pensare che, nel Regno Unito, il 34% delle radiografie effettuate, avvengono negli studi odontoiatrici.

La radiodiagnostica rappresenta nell’odontoiatria, un pezzo importante per favorire non solo la corretta diagnosi di una determinata patologia ma anche per stabilire il pronostico e la durata del nostro trattamento.


Basti pensare che durante un’endodonzia, notoriamente, un operatore di discrete capacità esegue quattro radiografie endorali, ognuna delle quali utile a migliorare il trattamento e il pronostico di una terapia canalare.


Data la mole di esami radiografici eseguiti, nella nostra professione, sentirete sempre più parlare del principio ALARA (as low as reasonably achievable), quel principio che obbliga tutti gli operatori addetti alla radiodiagnostica, a ricercare la minore dose possibile, da trasmettere al paziente, per ottenere quel dato esame.


Per ridurre al massimo la quantità di raggi necessaria, è indispensabile:

  • giustificare l’esame radiografico. L’operatore deve trovare nell’esame diagnostico una risposta a un quesito diagnostico e in base allo stesso scegliere quale esame è più adeguato alla problematica.
  • ridurre il campo di esposizione mediante collimatori 
  • adattare il dosaggio alla corporatura del paziente
  • adottare apparecchiature digitali.

Oggi infatti è possibile effettuare una radiografia, senza l’utilizzo di lastre, che necessitano un processo di sviluppo o post elaborazione da parte dell’operatore o di macchine dedicate allo sviluppo di queste.

Lastra dentale
Lastra dentale digitale

Con la radiologia digitale, quindi, non vi è più una pellicola, ma un sensore che viene impresso dai raggi. L’uso di apparecchi radiografici offre quindi ù, tutta una serie di vantaggi, rispetto ai convenzionali:

  • Riduzione delle dosi emesse. Gli studi scientifici hanno ormai dimostrato come la quantità della dosa emessa per il singolo esame, viene dimezzata e che pertanto la quantità di radiazione emessa è notevolmente inferiore. Essendo il sensore più sensibile ai raggi, si può arrivare a una riduzione della dose fino al 90% di quella convenzionale. 


  • Mancanza di errori dovuti all’elaborazione della lastra. Le lastre infatti necessitano di un processo di elaborazione per poterne ricavare l’immagine che può compromettere l’immagine stessa. 


  • Miglioramento nella gestione dell’immagine
  • Prima di tutto l’esame non si deteriora nel tempo. Le lastre erano soggette a un naturale invecchiamento, che ne comprometteva la qualità e l’uso. 
  • Semplicità nell’archiviazione. Essendo file digitali, possono essere archiviati e recuperati facilmente. 
  • Facilmente modificabile da parte dell’operatore per ricavarne più informazioni. Le immagini possono essere ingrandite. I monitor utilizzati, sono monitor dedicati alla lettura di queste immagini, ed offrono una maggiore scala di grigi, per apprezzare più dettagli.

Qual’è la dose che ricevo, durante una radiografia, su un studio odontoaiatrico?


Per risponde a questa domanda ci può essere d’aiuto l'indice banana. Secondo quest’indice ad esempio, un endorale ci espone alla stessa dose che avremmo mangiando due banane. Un’ortopantomografia ci espone a una dose di 30 banane.  La cosa più sorprendente di quest’indice è che in ogni caso, eseguendo una CBCT, non riusciremmo ad avere più radiazione di quelle che potremmo ricevere se facessimo un viaggio in aereo di 6 ore

Emissione raggi X

Per questa ragione è fondamentale insistere sull’uso della radiologia digitale, che rende questi esami meno incidenti in termini di radiazioni. Il nostro studio è dotato di tutta la tecnologia digitale in termini di radiodiagnostica, salvaguardando la salute del paziente, offrendogli il massimo della diagnosi al minor costo possibile in termini di costo biologico. 


La radiodiagnostica presente sul nostro studio

Questa tipologia di esame si esegue direttamente collocando un sensore nella bocca del paziente

Esame di primo libello extraorale

Esame di secondo livello extraorale

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Esame radiogiografico eseguito per lo studio del profilo e le ossa del massiccio facciale

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