L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si focalizza sul corretto sviluppo del:
occupandosi quindi della diagnosi e trattamento delle malocclusioni.
Per malocclusioni intendiamo qualunque anomalia che comporti l’instaurarsi di una mancata occlusione ideale, con denti che si collocano in posizione anatomica errata tanto nelle singole mascelle che nel rapporto intermascellare.
Ad oggi l’ortodonzia viene vista non solo come quella disciplina che serve a raddrizzare i denti, ma permette, mediante trattamenti multidisciplinari, di migliorare la salute della bocca e quindi favorire la permanenza dei denti per quanto più tempo è possibile.
Non a caso è un trattamento sempre più richiesto negli adulti, grazie ai dispositivi invisibili o a dispositivi fissi esteticamente apprezzabili, che coscienti dei vantaggi di correggere una malocclusione, chiedono l’intervento anche in previsione di altri trattamenti, come possono essere ponti o collocazione di impianti.
Ma l’ortodonzia non significa solo raddrizzare denti. Un trattamento ortodontico può essere indicato per risolvere anche:
Ricorrere all’ortodonzia permette al paziente quindi non solo di risolvere la malocclusione o il problema estetico percepito, ma di impostare l’apparato stomatognatico a una condizione ideale anche per il futuro.
Lo sviluppo dell’apparato stomatognatico è un processo delicato su cui influiscono diversi fattori. Quindi la posizione finale dei denti viene determinata anche da:
Sono tutti fattori che possono determinare un anomalo sviluppo dell’apparato stomatognatico, rispecchiandosi poi in una malocclusione conclamata nell’adulto. Andare ad intercettare questi problemi, risolve in tempo la malocclusione e ci consente anche una migliore gestione del paziente da adulto, favorendo, qualora fossero necessarie, riabilitazioni che durino quanto previsto essendo inserite in un contesto di normocclusione.
Ciò che quindi va compreso è che l’ortodonzista non si occupa solo di raddrizzare i denti ma, soprattutto nei bambini, intercetta tutte quelle che sono le parafunzioni o predisposizioni familiari alla malocclusione, favorendo non solo la durata del trattamento nel tempo (minori possibilità di recidive) ma andando a modificare quello che è l’aspetto e l’assetto osseo del bambino.
Infatti in età pediatrica, l’ortodonzista può, non essendo ancora completa la fusione delle suture mascellari, modificare la crescita ossea, andando ad incidere maggiormente e significativamente sulla malocclusione, favorendo quindi non solo una risoluzione della malocclusione a livello dentale ma anche ossea.
Quindi possiamo distinguere all’interno stesso della specialità dell’ortognatodonzia altre microspecialita:
Oggi quindi l'ortodontista riveste un ruolo fondamentale all’interno di uno studio odontoiatrico, e nel nostro team sono presenti ben due ortodontiste in grado di occuparsi del trattamento sia paziente in età adulto che del bambino.
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